
Il segretario dei Radicali lucani: “coloro che hanno gestito questa lunghissima emergenza sanitaria dovrebbero essere chiamati a rispondere del reato di omicidio plurimo colposo e strage”
Medici messi nell’impossibilità di poter operare in scienza e coscienza, migliaia di decessi non figli del Covid, ma di scellerate linee guida che hanno tra l’altro contribuito ad intasare ospedali e Pronto Soccorso.
Se così stanno le cose, ed è indubitabile che stiano così, dopo la sentenza del Tar Lazio, a maggior ragione, il Ministro Speranza dovrebbe avere la dignità di rassegnare le dimissioni. Oggi più che mai non posso che ribadire quel che vado sostenendo dal marzo 2020: coloro che hanno gestito questa lunghissima emergenza sanitaria dovrebbero essere chiamati a rispondere del reato di omicidio plurimo colposo e strage.
In queste ore gioverà ricordare ai troppi smemorati di Collegno non l’attualità ma un recente passato, immediatamente sepolto e inghiottito da un silenzio omertoso: le parole pesanti come pietre pronunciate da Guido Rasi nel maggio 2021, allorché ebbe ad affermare che c’erano stati troppi morti a causa di errori nella standardizzazione delle cure e che l’approccio ‘Tachipirina e vigile attesa’ era stato troppo “minimalista”.
Allora come oggi tocca ripetere: non minimalista, ma criminale!